Lunedì 24 gennaio, su convocazione della Regione Puglia, si è riunito il tavolo per la definizione della vicenda abitativa dei lavoratori agricoli migranti presenti sul territorio di Terlizzi.
Decine di persone che, per mesi, di giorno hanno lavorato alla campagna olivicola, contribuendo allo sviluppo dell’economia del territorio; le stesse persone costrette poi di notte a trovare rifugio in casolari abbandonati, prive di ogni bene di conforto.
Una vicenda che forze sindacali e sociali hanno attenzionato da tempo e che avrebbe potuto trovare soluzioni degne di un paese civile: sono stati reperiti i fondi, sono state reperite le strutture abitative, sono state reperite le disponibilità alla gestione dell’accoglienza.
Una sola cosa è ad oggi irreperibile: il Comune di Terlizzi.
Dopo contatti formali e informali, dopo ripetuti inviti, dopo convocazioni istituzionali, al tavolo risultava ASSENTE chi dovrebbe aver maggiormente a cuore che, nel proprio territorio, esseri umani non rischino la vita in ripari di fortuna;
ASSENTE chi dovrebbe operare per non esasperare una situazione che potrebbe creare problemi di ordine pubblico;
ASSENTE chi dovrebbe tenere sotto controllo il fenomeno anche dal punto divista sanitario, data la pandemia in corso;
ASSENTE chi dovrebbe fare da interfaccia istituzionale tra le esigenze dei produttori agricoli e le istanze di tutela dei diritti dei lavoratori.
Un’ASSENZA che ci auguriamo non sia causa di problemi nella fase conclusiva dell’attuale campagna olivicola.
Le forze sindacali e sociali del territorio hanno oggi convenuto con la Regione Puglia di riconvocare il tavolo sulla tematica in tempo utile per gestire i flussi migratori sul territorio per la prossima campagna. Ci aspettiamo che ciascun esponente sociale e istituzionale eserciti pienamente il proprio diritto/dovere nel fornire il proprio contributo ad una gestione della prossima stagione più dignitosa di quella in via di conclusione.
CGIL Puglia, CGIL Bari, Comunità Oasi2 S. Francesco