Alimenti e mascherine per gli immigrati, perché nessuno rimanga indietro
In questo momento di emergenza dovuto alla pandemia di Covid-19, l’unità mobile del progetto La Puglia non tratta sta distribuendo alimenti a uomini, donne e nuclei familiari di immigrati che non hanno un lavoro o lo hanno perso a causa della chiusura forzata di tutte le attività.
Nel servizio sono impegnati per quattro giorni a settimana altrettanti operatori della Comunità Oasi2 San Francesco, che fino ad ora hanno raggiunto e aiutato circa 60 persone. «L’iniziativa – fanno sapere – nasce dalla necessità di offrire ulteriore sostegno a coloro che abitualmente, nel nostro lavoro, incontriamo durante le uscite».
Insieme ai generi di prima necessità, vengono consegnate anche le mascherine non medicali prodotte gratuitamente da una ventina di sarte terlizzesi e ruvesi nell’ambito dell’iniziativa solidale Ricucire. Realizzate in cotone e lino a partire da materiale di riciclo donato dai cittadini (principalmente biancheria e lenzuola), questi dispositivi non garantiscono la protezione dalla malattia, ma possono essere usati come prima barriera, anche ripetutamente in quanto sanificabili in casa con lavaggio ad alta temperatura.
L’idea è partita dalle sarte Stella Guastamacchia, Silvia Ramacciotti e Rosa Tota e ha coinvolto Roberta di Bari, Chiara Ruta, Maria Amorosini e Graziana De Lucia, tutte supportate da Olga Chiapperini, che ha messo in campo le sue abilità professionali e la sua cultura, nel ricostruire la storica funzione sociale delle sarte nei cruciali momenti di bisogno del Paese.
Ben presto, l’iniziativa ha ottenuto il supporto e la collaborazione di numerose realtà associative del territorio, come Via Francigena Appia Traiana, PuliAMO Terlizzi, Aias Terlizzi, Torre Normanna e Mat laboratorio urbano. Oltre ai migranti seguiti dagli operatori di Oasi2, le mascherine hanno già raggiunto anche la Caritas di Terlizzi e la casa di riposo Don Grittani di Terlizzi.
Un’ideale trama solidale attraverso nella quale si intrecciano i fili della generosità e del dono di sé affinché, pur nelle difficoltà attuali, nessuno rimanga indietro.