AREA DIPENDENZE

La Comunità Terapeutica Controvento, struttura terapeutico-riabilitativo residenziale per dipendenze patologiche (ex art. 10 R.R. n. 10/2017 s.m.i.), sorge su un bene confiscato alla criminalità organizzata ed è stata realizzata grazie a fondi destinati al riuso per fini sociali di beni confiscati alla mafia per il tramite del bando regionale denominato “Libera il bene“, iniziativa promossa dalla Regione Puglia nell’ambito del PO FESR 2007 – 2013 (Asse 111, Linea di Intervento 3.4, Azione 3.4.2.) e del Programma Bollenti Spiriti (con successiva approvazione con D.D. n. 58 del 30.11.2010 e successiva D.D. n. 1 del 27.1.2011 di rettifica del Servizio Innovazione).

La Comunità Controvento è autorizzata all’esercizio ai sensi dell’art. 3, comma 3, lett. c), dell’art. 8, co. 3 della L.R. n. 9/2017 s.m.i. e accreditata ai sensi dell’art. 24, co. 3 della L.R. n. 9/2017 s.m.i. Si avvale di una équipe altamente specializzata composta da psicologi, psicoterapeuti, educatori, assistente sociale e operatori con esperienza pluriennale nel settore delle dipendenze patologiche.

Gli utenti accedono, su richiesta dei Ser.D., ad un programma terapeutico altamente individualizzato, sia per durata che per tipologia. Il progetto di riabilitazione e trattamento viene monitorato e valutato periodicamente dall’équipe multidisciplinare e dal Servizio per le Dipendenze di riferimento.

Tale collaborazione permette un lavoro di continuità e condivisione che non disperde risorse ed energie ma che ottimizza tempi e conoscenze mettendole a disposizione della rete.

Il programma terapeutico di riferimento prevede un percorso articolato in circa 18 mesi

Il programma offre per ciascun utente

  • attività terapeutiche di gruppo gruppo motivazionale, gruppo educativo, gruppo dinamiche, gruppo introspettivo, gruppo psicocorporeo, gruppo autobiografico;
  • consulenze psicologiche o percorsi di psicoterapia individuale;
  • colloqui educativi e motivazionali individuali;
  • attività ergoterapiche: laboratori di carattere orticolo, di cucina e di trasformazione dei prodotti coltivati, di giardinaggio, di teatro, scrittura, musica, lingua italiana e lingua inglese;
  • attività di socializzazione, sportive e culturali: partite di pallavolo, basket, calcio o altri sport, palestra, corsa, giochi di società, karaoke, etc.;
  • colloqui con le famiglie: a cadenza mensile e strutturati in base agli obiettivi terapeutici del paziente;
  • attività di riqualificazione professionale e orientamento lavorativo: bilancio di competenze, costruzione e definizione del curriculum vitae, frequenza di eventuali corsi di formazione, tirocini formativi e professionalizzanti.

Sono proposte inoltre ulteriori attività tra cui:

  • attività di orientamento ai servizi territoriali per la prevenzione e cura delle dipendenze patologiche, rivolte a privati cittadini che richiedono informazioni e supporto;
  • attività di prevenzione presso istituti scolastici;
  • accoglienza di gruppi o singole persone in visita presso le comunità per la creazione di laboratori condivisi sul tema della legalità.

Il programma terapeutico di riferimento prevede un percorso articolato in circa 18 mesi

La comunità e l'approccio metodologico

Gli interventi mirano a offrire uno spazio e un periodo di tregua sociale alle persone con dipendenze patologiche con e senza sostanza, anche sottoposte a regime carcerario o con comorbilità psichiatrica, alle loro famiglie e al territorio di provenienza. Questo tempo permette loro di intraprendere un percorso di cura e reinserimento sociale.

La comunità fornisce un ambiente sicuro in cui le persone possono scegliere di curarsi liberamente, senza giudizi e in un clima accogliente.

La Comunità Terapeutica si configura, altresì, come luogo aperto al territorio favorendo da un lato la de-stigmatizzazione della dipendenza e, dall’altro, la socializzazione degli utenti.

Approccio metodologico

  • assenza di pregiudizio e approccio non giudicante nei confronti delle persone che utilizzano sostanze;
  • relazione e ascolto dei bisogni delle persone accolte;
  • riconoscimento delle risorse individuali da valorizzare;
  • personalizzazione dei tempi di cura;
  • approccio negoziale alla relazione terapeutica;
  • riduzione del danno;
  • confronto costante e riflessione congiunta sui casi con i servizi sanitari per il trattamento delle dipendenze patologiche, in un processo continuo di definizione e monitoraggio degli obiettivi terapeutici e di reinserimento sociale;
  • osservazione dei cambiamenti che riguardano il mondo delle dipendenze con e senza sostanza al fine di individuare tempestivamente nuovi bisogni emergenti e sperimentando interventi innovativi di prevenzione e cura delle dipendenze.

Iscrizione eventuale ad albi o convenzioni con Asl

La struttura è iscritta, ai sensi dell’art. 10 della L. R. 22/96, all’Albo Regionale definitivo degli Enti Ausiliari che operano per il recupero di soggetti tossicodipendenti; è autorizzata a operare nell’Area Terapeutico-Riabilitativa in regime residenziale con una capacità di 24 utenti con Determinazione n° 288 del 4.12.2017 del Dirigente della Sezione Strategia e Governo dell’offerta dell’Assessorato Sanità e Servizi Sociali della Regione Puglia; è Convenzionata con la ASL BAT con Determina n. 1792 del 16.10.2019.

INDIRIZZI E RECAPITI

Sede Operativa

via Curatoio s.n.c.,
76125 Trani (BT),

Tel./Fax: 0883.1955217

Cell.: 3403807413

Mail: controvento@oasi2.it

 

 Sede Amministrativa

via Pedaggio Santa Chiara, 57/bis

76125 Trani (BT)

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